"Forget your perfect offering, 
there is a crack, a crack in everything. That's how the light gets in".

"Dimentica la tua offerta perfetta, 
c'è una crepa, una crepa in ogni cosa. E' da lì che filtra la luce".


Non esistono strade perfette. 
Solo asfalto da scrivere come tela, da vivere come tela. Esiste la direzione che scelgo. 
E alla fine del giorno resta l'impronta di due piedi nudi silenziosamente imbrattati di vernice rossa. Rosso su bianco come l'eco di un passo voluto ma faticoso, straordinariamente umano.
Una crepa in ogni cosa canta L. Cohen in questa sera di Dicembre che sembra sin dal principio passare oltre se stesso, come un mese che nasce già destinato a concludersi in un conto alla rovescia frenetico. Chi ha creato il tempo pensava di essere un giudice imparziale allora ma l'uomo - si sa - è sempre stato più intraprendente degli dei: è così che le ore di mesi come questo finiscono in scatole di cartone su scaffali ordinati. Frenetico ma impacchettato per bene questo Dicembre.
Da lì filtra la luce, perché temere l'umanità latente in tutte le cose del mondo?
Straordinaria latente umanità. 
Che le mie ali siano di carne da oggi perché ogni luogo che sfiorerò sia casa.
Carmilla


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